La Laguna del Mort è un enclave di acqua marina nell'ultimo braccio della foce del Piave e vede correre al suo asse il confine fra i rivieraschi comuni di Jesolo ed Eraclea.
Fino al 5 ottobre 1935 il fiume Piave correva perpendicolare alla linea di costa fino a poche centinaia di metri dal mare Adriatico. Giunto in prossimità della località di Cortellazzo, il fiume svoltava a gomito alla propria sinistra e correva ortogonale alla propria provenienza per circa 3 chilometri, a quel punto si gettava in Adriatico.
Quell'anno, nel corso di una particolare piena, il Piave ruppe l'argine destro proprio nel punto in curvava verso Nord Est e si butto immediatamente in mare abbandonando il vecchio alveo ed occludendo con il riporto di sabbia e fanghi il collegamento fra questo e il fiume medesimo. Tale ultimo stralcio del Piave divenne perciò privo di immissari d'acqua dolce e venne colmato solo dala risalente marea.
Col tempo il ramo morto delle foci del piave si è progressivamente interrato divenendo l'habitat naturale di centinaia di uccelli marini e lagunari. Nel 2003, la penisola che separa la "Laguna del Mort" dal mare, unitamente al suo arenile, è stata dichiarata da Legambiente una delle 13 più belle spiaggie d'Italia.
La "Laguna" si è rimpicciolità con il passare degli anni e, così, è anche arretrata l'originaria foce del fiume. Il ramo morto del Piave oggi esce in mare dirimpetto alla località turistica di Eracleamare, proprio di fronte al porticciolo turistico. La cittadina di Eracleamare è, infatti, la più comoda base di partenza per esplorare e conoscere la zona del "Mort" poiché essa è completamente isolata dal fiume dal Comune di Jesolo.
Il progressivo interramento dello specchio acqueo permette di attraversare l'imboccatura del "Mort" con la bassa marea e visitare il la sponda sud est posta nel comune di Jesolo. Il lato nord ovest della laguna ricade invece per intero nel comune di Eraclea.
La penisola a valle della laguna del mort, da molti chiamata "Isola del Mort", ha visto il progressivo estendersi con l'interramento della laguna e con il rafforzamento della pineta naturale che sta ivi crescendo.