NATURISTI ALLA LAGUNA DEL MORT |
Nudisti da tutta Italia. I gestori: «Mezzo milione di potenziali clienti». Ne hanno parlato la Litizzetto a «Che tempo che fa» e il ministro Brambilla a «Porta a porta» La spiaggia di nudisti a Jesolo
JESOLO — Prima Luciana Littizietto a Fabio Fazio: «Lo sai che a Jesolo è stata aperta una spiaggia per nudisti? Ci andrai in vacanza? Saresti l’attrazione delle donne perché riderebbero tutte». Poi il ministro Michela Vittoria Brambilla a Porta a Porta: «Andrò in spiaggia a Jesolo». Insomma: Jesolo e la sua nuova spiaggia per naturisti è già un caso mediatico. E non solo. In questi giorni un tour operator tedesco in contatto con l’Associazione Naturista Alto Adige (Anaa), gestore della spiaggia per naturisti, ha chiesto informazioni precisando che il turismo «en plain air» sulla Laguna del Mort può avvalersi di un bacino d’utenza da 50 milioni di euro l’anno. «Questa spiaggia sarà sicuramente un valore aggiunto a quelle che noi chiamiamo le spiagge tessili - commenta con soddisfazione il presidente dell’Anaa, Giuseppe Ermini-. Ed oltre al grosso bacino d’utenza tedesco, i naturisti in Europa sono 15 milioni di cui 500 mila in Italia. La spiaggia del Mort sarà una delle più belle d’Italia per gli amanti del naturismo». Considerato il battage mediatico a solo una settimana dall’apertura, c’è da crederci. E se da sempre questo lembo di sabbia incastonato tra il litorale di Eraclea e la foce del Piave veniva frequentato da naturisti ma anche da esibizionisti, ora i vertici dell’Anaa assicurano: «Prima di tutto va fatto un distinguo tra naturisti, nudisti ed esibizionisti - precisa il coordinatore veneto Daniele Bertapelle -. La nostra è una filosofia di vita basata sul rispetto della persona e della natura. Infatti tuteleremo questo meraviglioso contesto naturalistico e allontaneremo chi non rientra in questo sacrosanto rispetto reciproco».
La convenzione siglata tra Comune ed Anaa prevede la gestione di 400 metri di spiaggia dal venerdì alla domenica sino a settembre, con servizi igienici e salvataggio. Sia Jesolo (per quanto riguarda la proprietà della spiaggia) che Eraclea (proprietaria della retrostante e quindi dell’accesso alla laguna del Mort) si ritrovano al centro di quello che pare destinato a diventare il fenomeno dell’estate. Il sindaco di Eraclea mette le mani avanti: «Sarà sicuramente un valore aggiunto, però il rispetto e la tutela dell’ambiente prima di tutto. Ci auguriamo ora che questo progetto possa aiutarci ad avere finanziamenti comunitari per qualificare l’accesso alla spiaggia». Accesso che può avvenire via mare o attraverso un sentiero (in parte su proprietà privata) dopo 25 minuti di camminata, da via dei Pioppi (Eraclea mare). Ed è chiaro che qualora l’afflusso di turisti dovesse raggiungere numeri importanti, queste vie d’accesso potrebbero diventare un problema. Così come chi si recherà sulla spiaggia dei naturisti dal lunedì al giovedì troverà un arenile totalmente libero, non gestito. Il sindaco di Jesolo, nella presentazione di ieri, ha subito fiutato il business: «Se il fenomeno dovesse raggiungere ottimi risultati possiamo anche pensare di gestire questa spiaggia sette giorni su sette, ad agosto per esempio, ed attivare un collegamento via mare da Jesolo».
Mauro Zanutto
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